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Vuoi realizzare un bel prato sul tuo giardino ma non sai da dove partire? Vediamo alcuni consigli pratici su come fare un prato da zero anche senza attrezzi particolari ed esperienza specifica!
Il primo aspetto da valutare per fare un prato da zero è la possibilità di realizzare sin da subito anche un impianto di irrigazione automatico.
Ovviamente quelli professionali saranno i più efficienti, anche se piuttosto costosi, ma possiamo realizzarne uno da soli con costi decisamente più abbordabili.
Il risultato finale non sarà paragonabile ad un impianto professionale ma sicuramente preferibile all’irrigazione manuale!
Io personalmente ho installato nel mio giardino gli irrigatori
Colibrì della Claber abbinati al timer Aquadue Duplo (sempre della Claber) e devo dire che il risultato a distanza di anni è molto soddisfacente, vi lascio di seguito il link al video realizzato durante l’istallazione dell’impianto
Per prima cosa prendiamo le esatte misure di tutto il perimetro e riportiamole in scala su un foglio, questo ci sarà estremamente utile
Conoscere con esattezza l’estensione del nostro prato in mq sarà fondamentale!
Se sul terreno sono presenti erbacce infestanti sarà necessario rimuoverle con un diserbante sistemico totale.
Per quanto sia restio all’utilizzo di prodotti chimici in questa fase la distribuzione di un erbicida eviterà il successivo ritorno in massa delle malerbe. (qui un esempio di erbicida sistemico totale)
Una volta che il diserbante avrà fatto il suo effetto (serviranno 1 o 2 settimane in base al periodo) dovremo procedere alla rimozione delle erbacce secche, possiamo farlo:
in questa fase rimuoveremo anche sassi e detriti superficiali.
Il passo successivo sarà quello di valutare il nostro terreno: conoscere (anche a grandi linee) la composizione del nostro suolo ci sarà molto utile nella scelta delle sementi e del concime da prediligere in futuro, anche in questo caso vi lascio il link al video dedicato sulla valutazione del terreno
Per facilitare germinazione ed attecchimento il terreno dovrà essere dissodato almeno in superficie.
Un’ottima alternativa alla lavorazione del terreno è l’aggiunta di terreno di riporto.
Questa è un’opzione consigliata
Dopo la lavorazione del terreno o l’aggiunta di terreno di riporto, dovremo
Qui il link al video dedicato sulla preparazione del terreno
È giunto il momento di posare l’impianto di irrigazione, farlo ora sarà molto più semplice poiché il terreno appena lavorato risulterà molto più morbido.
Il grosso è fatto! Il nostro “letto di semina” è così completo e possiamo passare al passo successivo quello della semina vera e propria.
Scegliamo il miscuglio più adatto alla nostra zona valutando:
Ideali nella maggior parte delle situazioni, sono composti da alte percentuali di Festuca Arundinacea:
La Festuca Arundinacea è anche la varietà più lenta nella germinazione ed attecchimento, viene pertanto associata nel mix alla Poa Pratensis oppure al loietto per evitare l’insorgere delle infestanti.
I miscugli contenenti elevate percentuali di Loietto hanno
Per via della loro velocità di rigenerazione sono ideali anche
Prima di procedere alla semina vera e propria, dovremo però preoccuparci che i semi rimangano esattamente dove li abbiamo depositati e non ci vengano sottratti da formiche o uccellini!
Questo aiuterà sia a mantenere un corretto livello di umidità del terreno che a nascondere i semi agli occhi degli uccellini di passaggio!
Possiamo procedere
Io personalmente utilizzo questo attrezzo della Einhell uno spargitore universale molto utile e versatile sia per spargere sementi che concime .
Ultimata la semina e dopo aver ricoperto i semi con del terriccio passeremo nuovamente il rullo, sia verticalmente che orizzontalmente, questo aiuterà a compattare il tutto evitando che i semi vengano spostati da pioggia, vento o irrigazione.
Ultimo passaggio per fare un prato da zero, prima di avviare un abbondante irrigazione, sarà quello di distribuire un buon concime “Starter” come il “Ferti Sowing” un concime appositamente studiato per la semina del prato, che lo nutrirà durante questa delicata fase di germinazione ed attecchimento
Ora dovremo stare attenti a mantenere il terreno costantemente umido fino alla completa germinazione dei semi, facendo attenzione in particolar modo ai momenti più caldi della giornata.
Ricordate che la germinazione è un processo irreversibile!
Una volta che il seme, in principio secco, entrerà in contatto con un ambiente umido, uscirà dallo stato di “quiescenza” e si attiverà la germinazione, che procederà correttamente fin quando il seme troverà il giusto livello di umidità nel terreno, completando così radicazione ed all’attecchimento.
Ma se il livello di umidità dovesse calare drasticamente la germinazione si interromperà bruscamente, decretando la morte del seme!
Sarà quindi fondamentale mantenere il terreno costantemente umido per tutto il periodo della germinazione, dopodiché andremo gradualmente a ridurre le irrigazioni.
Se non disponete di impianto di irrigazione o non potete irrigare costantemente durante il giorno, è consigliato seminare a ridosso dell’arrivo di precipitazioni piovose.
Quindi: preparate con largo anticipo il letto di semina ma attendete il momento propizio per la semina vera e propria.
questo stratagemma, unito ad una corretta scelta delle sementi, aumenterà le chance di successo!
Per qualsiasi altra informazione o suggerimento non esitate a contattarmi!
A presto
Alessandro
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